Foto di copertina: paesaggio montano
                                boschivo visto da una finestrea del rifugio di
                                Punta Anna. I diritti dell'immagine appartengono a Chiara Priarollo.

La sincerità dell'abbandono

Romanzo d'esordio

La sincerità dell'abbandono

Un parco, allegoria della vita con i suoi sentieri intricati e la complessità di scegliere una direzione. Un mondo piccolo, abbozzato ma familiare, presentato al lettore soltanto attraverso il filtro del protagonista, che ogni giorno percorre la strada più breve con difficoltà — non ci è dato sapere quanto si sia sforzato per trovarla — e ogni giorno segue sempre la stessa avanti e indietro, trascorrendo il tempo tra la solitudine della propria casa e il suo ufficio, che condivide con Lei, unico motivo, o quasi, per tirare avanti.

Undici capitoli conducono il lettore attraverso undici giorni della vita dell'obeso (ma lo sarà davvero?) narratore, tra riflessioni razionali, fantasie infantili, deliri paranoici, situazioni imbarazzanti, coincidenze improbabili e… una serie di morti improvvise e scollegate. Chi è quel “ragazzo degli uccellini” che appare e scompare, tremante, in quel parco? Che cosa c'entra “la ragazza che corre” con gli eventi che scuotono, ma in fondo non alterano, la solitaria vita del protagonista?

Non c'è da aspettarsi di trovare tracce di sentimenti che possano ricordare l’amore ne La sincerità dell'abbandono, né intenzione consolatoria. Ma vi divertirà, vi confonderà, vi amareggerà, e vi farà riflettere sull'esistenza e la relazione con l'altro come mai avete fatto prima.

Ritratto dell'occhio di Claudio
Scorcio di piazza
                                                     deserta nell'atmosfera
                                                     rarefatta della sera: una
                                                     tranquillità che fa
                                                     trasalire

Mauqa

Un agghiacciante ronzio veniva prodotto dalle due parti della pesante parete d’acciaio dinanzi al signor Anderson le quali, dopo essersi separate diagonalmente, scomparvero una nel pavimento, l’altra nel soffitto. L’uomo varcò la soglia e subito la parete si serrò alle sue spalle, rinchiudendolo nella piena oscurità. “Il letto è subito a destra” Leggi tutto…


Fila di candele accese mosse da una
                                     corrente d'aria: è caduta la lama della
                                     ghigliottina?

De iustitia hominum

Il vecchio custode mi fece entrare in una stanza chiusa al pubblico. L’odore intenso di pietra umida, di muffa e di polvere, che pareva strappare l’aria dai polmoni era accentuato dalla mancanza di luce. Per poter vedere qualcosa, il custode accese le candele disposte qua e là, pronte per le rare visite. Leggi tutto…


Ombra di donna in controluce che si
                                 avvicina nella stanza a passi lenti.

That's it

Suona il campanello e Lauren corre veloce ad aprire la porta. «Philip!» I suoi occhi si illuminano. Bacia Philip come se non lo vedesse da anni, come se fosse tornato dalla guerra. Non lo vede da ieri sera, non più di venti ore fa. Sono i misteri dell’infatuazione; ci si casca sempre, ci caschiamo tutti. Leggi tutto…